L’agrivoltaico, che nasce dalla coesistenza sinergica tra impianti fotovoltaici e l’attività agricola, sta vedendo una forte ascesa come soluzione efficace per soddisfare le esigenze energetiche crescenti garantendo un’agricoltura sostenibile.
Nel giugno del 2022, il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato le “Linee guida in materia di agrivoltaico” (LGM) con l’obiettivo di definire i requisiti minimi che gli impianti fotovoltaici devono soddisfare per essere considerati dei veri e propri sistemi integrati di produzione agricola ed energetica, sia per quelli che possono accedere agli incentivi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) sia per le altre tipologie di impianti agrivoltaici.
Tuttavia, per garantire un’efficace integrazione tra l’attività agricola e la produzione di energia, le LGM non sono sufficienti da sole.
Da questa necessità, soprattutto cogliendo il forte potenziale di tale pratica, la Regione Campania ha introdotto un ulteriore strumento tecnico, le Linee Guida LiTAR (Lidar e Tecnologie per l’Agrivoltaico e la Ricerca), che si aggiunge ed amplia le disposizioni delle LGM fino ad adesso valide.
Le LiTAR propongono una serie di requisiti tecnico-agronomici che coordinano l’orientamento circa le colture maggiormente adatte e idonee. La progettazione degli impianti con lo scopo di massimizzare il rendimento agricolo nel contesto energetico prescelto, inoltre, pone in evidenza la necessità di ridurre al minimo gli impatti ambientali come conseguenza – bisogno primario. Ciò garantisce agli agricoltori la possibilità di sfruttare al meglio le potenzialità delle loro terre, permettendo, al contempo, la produzione di energia pulita grazie alle tipologie di impianti sempre più variegate e in costante innovazione.
Ricordiamo che già nel 2022, l’applicazione dell’agrivoltaico è stata effettivamente considerata chiave di volta per contrastare l’abbandono delle campagne. Pertanto, tale incremento normativo va anche ad assumere un impatto socio-economico non indifferente.
Le Linee Guida LiTAR hanno apportato una semplificazione dei procedimenti autorizzatori regionali per gli impianti di agrivoltaico. Del resto, come è noto, un aspetto sfavorevole della norma del 2022 risiedeva proprio nella lentezza e copiosità burocratica.
Un punto fondamentale viene inoltre chiarito dal documento delle LiTAR, ossia la differenza tra gli impianti agrivoltaici standard e gli impianti agrivoltaici avanzati (AVa).
Questo permette di affrontare i due aspetti separatamente, garantendo un’attenzione adeguata sia ai progetti più semplici che a quelli di maggiore complessità tecnologica. A tal proposito le LiM descrivono dettagliatamente i molteplici aspetti inerenti agli impianti per un’ applicazione standard. Per gli impianti di tipo avanzato, è in lavorazione un piano ugualmente valido e completo che verrà divulgato prossimamente.
Ampie linee guida, dunque, vengono trasmesse agli Impiantisti (sia della componente agronomica che fotovoltaica) che sono i reali destinatari di questo testo.
Non solo: sono stati forniti anche i parametri inerenti alla valutazione della capacità produttiva. Questo è un forte segnale che lascia intuire una vicinanza delle Istituzione che agevolano e indirizzano il percorso di tutti coloro che scelgono di iniziare o proseguire questa attività. Infatti, non solo tali parametri devono essere presenti delle analisi iniziali ma sono previste delle verifiche in itinere.
In conclusione, le Linee Guida LiTAR della Regione Campania rappresentano un passo significativo verso un futuro più sostenibile, in cui l’energia rinnovabile e l’agricoltura si uniscono per soddisfare le esigenze della società in modo ecologico ed efficiente.
La Campania, regione che sta muovendo enormi passi verso un auto-potenziamento ormai da qualche decennio, in questo modo lancia un forte messaggio di fiducia verso le applicazione dell’agrivoltaico in materia ambientale, sociale ed economica.
È stata ormai aperta la strada verso un’agricoltura moderna e all’avanguardia, dove la produzione di energia e il lavoro agricolo si armonizzano per creare un ambiente migliore per le generazioni future.