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Nell’ambito degli sforzi congiunti per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti a livello europeo e nazionale nel medio e lungo periodo, l’industria del gas liquefatto composta da Assogasliquidi-Federchimica ed ENEA hanno annunciato un accordo pionieristico.

Tale intesa mira ad accelerare il già avviato cammino verso una produzione sempre più sostenibile di gas liquefatti, come il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto) e il GNL (Gas Naturale Liquefatto), con un’attenzione particolare all’incremento dei biocarburanti, come il bioGPL e il bioGNL.

Inoltre, vengono tenuti sempre più in considerazione altri prodotti rinnovabili tra cui il dimetiletere (DME) e il biogas, ottenuti da processi di carbon recycling o da fonti biologiche.
Il protocollo d’intesa tra Assogasliquidi-Federchimica ed ENEA è stato siglato con l’obiettivo di condividere competenze ed esperienze al fine di sviluppare, caratterizzare e convalidare nuove tecnologie e prodotti. Tale rapporto sinergico ha come fine ultimo l’apporto di un contributo considerevole alla riduzione dell’impronta di carbonio nei settori del riscaldamento e dei trasporti.

“Da lungo tempo siamo impegnati nel settore energetico, la data fissata dall’Unione Europa per ottenere una riduzione delle emissioni è un incentivo per dar vita ad una strategia vincente per raggiungere l’obiettivo”, ha dichiarato Giorgio Graditi, direttore generale dell’ENEA. “Attraverso il protocollo sottoscritto oggi con Assogasliquidi-Federchimica, la nostra missione condivisa è quella di consolidare e implementare le tecnologie e i prodotti impiegati al fine di promuovere la crescita di soluzioni bio e rinnovabili, come ad esempio il DME: l’obiettivo è raggiungere la decarbonizzazione dei gas liquefatti. Riteniamo fondamentale cooperare a tale operazione per contribuire attivamente alla transizione da combustibili di origine fossile, approfittando di un mercato e di un’infrastruttura già esistenti.”

Un obiettivo iniziale della filiera del GPL prevede che entro il 2030 almeno il 40% del consumo sia costituito da un composto di prodotti bio e rinnovabili (bioGPL, già presente sul mercato, e DME), che possa essere utilizzato sia in forma pura che miscelato. Questi componenti dovranno soddisfare la domanda energetica nei settori residenziale, commerciale, industriale, agricolo e automobilistico. Un secondo traguardo fondamentale è stato fissato per il 2050, con un ulteriore abbattimento delle emissioni di CO2.

“Andiamo incontro a questa epocale svolta con un impegno finanziario significativo”, ha affermato Andrea Arzà, presidente di Assogasliquidi-Federchimica. “Stiamo parlando di investimenti stimati intorno ai 4 miliardi di euro, necessari per raggiungere il primo obiettivo entro il 2030. Abbiamo già condotto alcune prove preliminari, ma ci affidiamo all’ENEA, eccellenza italiana nella ricerca nel settore energetico, per compiere l’ultimo passo decisivo che ci permetterà di raggiungere risultati ancora più positivi nella riduzione delle emissioni. È importante sottolineare che i gas liquefatti sono da tempo alleati insostituibili nella lotta all’inquinamento e alle emissioni di particolato. Tuttavia, assiduamente e in maniera continuativa lavoriamo per ottenere i migliori risultati possibili in termini di decarbonizzazione.”

ENEA collaborerà con Assogasliquidi tramite il proprio Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili, un attore chiave nell’intera catena energetica, con un focus sulle fonti e i gas rinnovabili, le tecnologie correlate e la mobilità sostenibile. Nel settore, rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale ed europeo per la ricerca applicata, avendo accumulato esperienze e competenze nella produzione di biocarburanti e nei processi di produzione di combustibili sintetici (efuel) e DME.

 

Leggi il comunicato: clicca qui.

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