Nuova direttiva promossa dal Parlamento Europeo, la Direttiva RED III anche nota come Renewable Energy Direttiva III.
Il Parlamento Europeo lo scorso Settembre, con 470 voti favorevoli, 120 contrari e 40 astenuti ha approvato la nuova direttiva sulle energie rinnovabili, la quale porterà modifiche significative alla politica energetica dell’UE e rappresenterà un contributo importante nella lotta ai cambiamenti climatici.
Obiettivi Principali della Direttiva
La Direttiva sulle energie rinnovabili III ha come obiettivo principale la promozione e lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, nonché l’aumento della quota di energia rinnovabile nell’Unione Europea.
Autorizzazioni più veloci per gli impianti
Una delle innovazioni più importanti riguarda le autorizzazioni per gli impianti di produzione di energia rinnovabile. Entro 30 giorni (o 45 giorni per gli impianti fuori dalle zone di accelerazione) dal ricevimento della domanda di autorizzazione, le autorità competenti dovranno confermare la completezza della domanda o richiedere ulteriori informazioni. La procedura per il rilascio delle autorizzazioni nelle zone di accelerazione per le energie rinnovabili non dovrà durare più di 12 mesi. Inoltre, le autorizzazioni per la revisione della potenza degli impianti di produzione di energia rinnovabile, per impianti di potenza elettrica inferiore a 150 kW, non potranno superare i 6 mesi.
Le “zone di accelerazione per le energie rinnovabili” sono luoghi specifici, terrestri e marini, considerati adatti per l’installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile, dove l’impiego di energie rinnovabili non dovrebbe avere effetti significativi ambientali.
La direttiva prevede anche la possibilità di introdurre una procedura alternativa di risoluzione delle controversie relative alle autorizzazioni e mira a rendere più rapida le procedura di ricorso amministrativo e giurisdizionale.
Per le autorizzazioni al di fuori delle zone di accelerazione, la direttiva che non dovrebbero superare i 2 anni.
Trasporti, Idrogeno e Biomassa
La direttiva pone una particolare attenzione sull’uso dell’idrogeno, soprattutto nell’industria e nei trasporti. L’obiettivo è ridurre le emissioni di gas serra del 14,5% entro il 2030 attraverso l’uso di carburanti non biologici. Inoltre, viene promosso l’uso di colonne verdi elettriche private per contribuire alle quote di carburanti verdi nei trasporti.
La direttiva sottolinea anche l’importanza dello sviluppo della biomassa, ma con un forte focus sulla qualità del suolo e sulla biodiversità. L’obiettivo finale è raggiungere almeno il 42,5% di energia da fonti rinnovabili entro il 2030.
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